OMAGGIO ALLA TERRA

Omaggio alla terra

Frammenti di terra, 2019
Led, resina, pigmenti, dimensioni variabili.

Nostalgici reperti di un passato futuro di Alessandra Tomasello

Deterioramento imperituro. Una visione futuristica distopica. Cosa ne è rimasto della superficie terrestre? Nient’altro che Frammenti di Terra, porzioni di minerali incastonati come reperti preistorici di un mondo perduto, sfruttato dall’ingerenza divoratrice dell’uomo, alterato nella sua natura primordiale. Preservarne la memoria tangibile è il proposito del lavoro di Celina Moscuzza, latore di un messaggio premonitore per le generazioni future. Soggiace prepotente l’idea di una quasi definitiva scomparsa dell’elemento ambientale, custodito con cura sugli espositori di un immaginabile museo di storia naturale. O di storia del nostro pianeta? Una serie di semisfere di resina racchiude tracce di pigmenti ocra e di ossidi di ferro, irradiata da una luce avvolgente che la illumina dal di dentro sotto forma di fonte attrattiva di riflessione salvifica. La raccolta della testimonianza di un’esistenza deturpata è sottratta all’esperienza percepibile di un osservatore, che può solo adempiere al principio di conservazione. Plasmando una sede sicura, protetta dalle proprietà della sostanza, l’unica e inequivocabile soluzione è la consapevolezza di uno stato delle cose ormai distrutto. Noi, voi, scruteremo le consistenze materiche, ci lasceremo immergere in una dimensione ipnotica, quella della sorgente luminosa. Ricorderemo con profonda nostalgia il tempo e l’intrinseca quintessenza della Terra.

Paesaggio sommerso, 2019 stampa su carta patinata, lamiera verniciata, dimensioni variabili

Moto ondoso, 2019, video e audio, 03’30”, dimensioni variabili